L’iniziativa
Il giro del mondo in un quartiere
Festa senza confini a Valletta Valsecchi
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Dai laboratori alle partite antirazziste
Ad animare la domenica anche la musica e il mercatino
Gloria De Vincenzi
Ci sono Paola e Bianca, mamma e figlia, che sul banco hanno felpe, magliette, bikini, perché “ci piace che le cose vengano riutilizzate” e fanno uno dei banchi del classico “riuso” di Valletta Valsecchi che “è viva!”. Un caleidoscopio di iniziative e di suoni che chi ha partecipato alla festa di ieri difficilmente dimenticherà.
Tra i tavoli con il risotto e le polpette vegetariane, i concerti di gruppi che cantano in tutte le lingue, i giochi per bambini, il mercatino, i laboratori, la partita di calcio antirazzista, si poteva camminare tra gli odori del mondo e ascoltare le storie degli abitanti del quartiere.
Laboratori e partite antirazziste
Un laboratorio per bambini ha fatto conoscere ai piccoli il mondo della medicina tradizionale cinese, sono iniziative solidali e innovative. Antonia Ardill con la sua “Necesità” (speranza, ndr) hobbistica-culturale propone coperte sartoriali da outdoor o da picnic, realizzate in Ghana con tessuti e stampa wax africani con l'automarchio fatto con il riciclo di sacchi usati per il trasporto di riso o farine nel mercato di Cape Coast. Con i proventi verrà finanziato l’ampliamento di un’azienda agricola in Ghana: racconta Antonia, responsabile di fatto di Fuzzy che organizzava questi eventi.
“Il bello del mondo è qui”, dice la presidente dell’associazione “Colibrì”, che organizza il giornale di quartiere, insieme a decine di altre associazioni, gruppi, famiglie, singoli cittadini e volontari.
Il momento più atteso della giornata è la tradizionale “partita antirazzista” che quest’anno è inserita nella sua ottava edizione all’interno della festa, si è disputata nel campo dei giardini Baden Powell. Squadre composte da ragazzi del Cameroon, ragazzi di Alcenero, della Boje, dei Centri di accoglienza, e chiunque lo volesse: fare sport è il modo più diretto per partecipare “insieme” nel quartiere raccontano gli organizzatori.
“Da queste azioni siamo responsabili dell’organizzazione della festa del quartiere che viene realizzata grazie a un lavoro collettivo e con le realtà del quartiere – dice una delle responsabili – e si riferisce il presidente della circoscrizione Diano”.
Il centro sociale al piano al di sotto degli alloggi dell’edificio che ospita il centro di numerose attività è un ulteriore luogo di vita e di scambio. “Da qui siamo responsabili dell’organizzazione della festa e della rete di prevenzione. Diffondere semi di pace” lo slogan dell’associazione.
Al centro sociale durante la giornata le note musicali parlavano lingue diverse – il gruppo Rockeroll Choolers, la scuola Consonanza, la Green Band città di Mantova, il Karaoke – e il pranzo sotto gli alberi dell’edificio che ospita il centro di numerose attività è un ulteriore luogo di vita e di scambio.